Sirsasana, conosciuta come la “regina delle asana”, è molto più di una semplice inversione e tanti sono i suoi benefici fisiologici e simbolici: è infatti un invito a cambiare prospettiva, dentro e fuori.
In questa lezione di Yoga guidata da Melissa Ceroni il capovolgimento diventa un atto trasformativo che affonda le radici nella tradizione yogica.
Dopo un’introduzione con esercizi preparatori e allungamenti, entrerai gradualmente in Sirsasana, sperimentando anche Tripodasana e il passaggio in Kakasana, in un flusso che rafforza, espande e radica allo stesso tempo.
Dal punto di vista fisiologico le inversioni come Sirsasana e le sue varianti hanno effetti profondi:
A livello mentale Sirsasana e le altre inversioni ci guidano verso un ribaltamento delle nostre credenze, aprendoci alla possibilità di guardare il mondo con occhi nuovi e accogliere il cambiamento come parte del percorso.
Si racconta che Shiva, il grande asceta e signore del cambiamento, assunse spontaneamente la posizione capovolta durante una delle sue meditazioni più profonde. In quella forma, divenne Adiyogi, il primo yogi, colui che ha aperto la via dello yoga all’umanità.
Nell’inversione, Shiva non cercava l’elevazione verso l’alto, ma un viaggio verso l’interno. Capovolgendo il corpo, capovolse anche la mente, ribaltò le illusioni del mondo fenomenico e vide la realtà da una prospettiva più sottile e spirituale. In quel gesto estremo e potente, scoprì che la vera liberazione non avviene salendo o fuggendo, ma immergendosi nel centro di sé.
Praticare Sirsasana significa allora intraprendere un cammino di ritorno, in cui ciò che è in basso diventa alto e ciò che sembrava caos trova un nuovo ordine. Portare il cuore in una posizione sopraelevata rispetto alla testa è un atto di fiducia: significa affidarsi all’intuizione, aprirsi al mistero e lasciare che la visione interiore prenda il posto del controllo razionale.
Sirsasana è dunque un invito a guardare il mondo — e sé stessi — da un altro punto di vista, rompendo la linearità abituale del pensiero e accogliendo nuove possibilità. Come Shiva, possiamo anche noi meditare capovolti per risvegliare una coscienza più ampia e silenziosa, dove il tempo si ferma e l’anima si espande.